martedì, ottobre 18, 2011

Filippine, prete italiano ucciso

Colpito da un uomo armato di pistola e poi fuggito

Un missionario:«Forse ha dato fastidio a qualcuno»


MILANO - Un prete italiano, padre Fausto Tentorio, parroco della città di Arakan, nella provincia di Nord Cotabato, è stato ucciso lunedì mattina nel sud delle Filippine. Il religioso è stato assassinato da un uomo armato di pistola vicino alla sua casa.Sembra che al momento dell'omicidio il parroco, da oltre trenta anni nelle Filippine, stesse andando ad un incontro con altri religiosi in una località vicina ad Arakan. Il sacerdote è arrivato all'ospedale locale già privo di vita. «Non abbiamo idea di quale possa essere il movente», ha detto il funzionario locale.
LA RICOSTRUZIONE - Secondo le prime informazioni, padre Tentorio, o padre «Pops» come lo chiamavano i suoi fedeli, missionario del Pime (Pontificio istituto missioni estere) nato nel 1952 a San Maria di Rovagnate (Lecco), aveva appena finito la messa e stava per andare in auto a partecipare alla riunione di presbiterio a Kidapawan, quando due uomini con un casco a bordo di una moto hanno esploso contro di lui colpi di pistola, che lo hanno colpito nel lato sinistro della testa, oltre che alla schiena. La sua morte è stata confermata dal vescovo di Kidapawan, Romolo dela Cruz. Tentorio, secondo il racconto del vescovo alla stampa di Manila, è arrivato morto al suo arrivo in ospedale ad Antipas.
I PRECEDENTI - Tentorio è così il terzo missionario del Pime ucciso nell'isola di Mindanao, il secondo nella diocesi di Kidapawan. Padre Tullio Favalli venne ucciso da un gruppo paramilitare il 15 aprile del 1985 nella stessa zona, mentre padre Sslvador Carzedda il 20 marzo del 1992 da due uomini in moto a Zamboanga. Padre Tentorio era arrivato nelle Filippine nel 1978 e dopo due anni ad Ayala, nell'arcidiocesi di Zamboanga, fu poi trasferito nella diocesi di Kidapawan nel 1980 come amministratore della missione nella parrocchia di Columbio a Sultan Kudarat, fra indigeni e musulmani. Dal 1985 era ad Arakan. Nel 2003, secondo quanto racconta lui stesso su un blog del Pime delle Filippine, era sopravvissuto ad un tentativo di omicidio.
IL RACCONTO - «Non abbiamo parole, non riusciamo a spiegarci quanto successo. Padre Tentorio era molto amato dai suoi, forse troppo e questo probabilmente ha dato fastidio a qualcuno». Questo quello che ha raccontato all'Ansa padre Giulio Mariani, missionario Pime, responsabile del centro missionario di Zamboanga, sede regionale del Pontificio istituto missioni estere. «Al momento - ha detto al telefono padre Mariani - non abbiamo molte informazioni. Sappiamo che padre Tentorio aveva appena finito la messa e stava entrando nella sua auto quando è stato colpito. I fedeli che si trovavano nel convento hanno sentito gli spari e sono usciti subito, hanno visto un uomo con un casco scappare verso una moto. Loro stessi lo hanno portato all'ospedale più vicino, a 30 chilometri, dove hanno dichiarato la morte di padre Tentorio». Mariani non ha notizie circa i motivi del gesto. «Lui era tenuto in grande conto da tutti i fedeli, ha sempre lavorato nella zona piena di emarginati, tribali filippini, musulmani. Era molto apprezzato. Forse ha schiacciato i piedi a qualcuno, non sappiamo ancora. La sua era una missione delicata perché quando hai a che fare con emarginazione e povertà sei destinato a pestare i piedi a qualcuno». Nel 2003 - continua Mariani - era sfuggito ad un tentativo di omicidio. Da più di 30 anni in quel posto faceva un lavoro magnifico, era amato da tutti». Il vescovo locale voleva portare subito la salma di padre Tentorio a Kidapawan, sede della diocesi, ma i fedeli del missionario ucciso hanno voluto invece portato la salma nella sua chiesa per vegliarla.
Tratto da www.corriere.it

Nessun commento: