lunedì, novembre 20, 2006

Un sondaggio che ci racconta i giovani

Cari amici, si è parlato insieme di questo sondaggio e dal momento che reperirlo sul sito di Repubblica non è proprio immediato, ho deciso di metterlo sul blog.
La versione integrale del rapporto Eurispes-Telefono Azzurro non è ancora su internet, quando la metteranno ve lo segnalerò.

ROMA - Presentato oggi il 7° Rapporto Nazionale sulla Condizione dell'Infanzia e dell'Adolescenza realizzato da Eurispes e Telefono Azzurro. Due le grandi indagini svolte sul campo. La prima, condotta sull'infanzia, ha tracciato l'Identikit del bambino attraverso un questionario che ha coinvolto ragazzi di età compresa tra i 7 e gli 11 anni, della terza, quarta e quinta classe delle elementari e della prima classe delle medie. La seconda è stata diretta alla costruzione dell'Identikit dell'adolescente con un questionario rivolto a ragazzi appartenenti alla fascia di età 12-19 anni, della seconda e terza media o una delle cinque classi delle superiori. La rilevazione sul campo ha riguardato 44 scuole di ogni ordine e grado. "Siamo di fronte ad un marcato senso di appagamento materialistico nelle giovani generazioni - spiega Gian Maria Fara, presidente dell'Eurispes rissumendo il rapporto - che si pongono come obiettivi la famiglia e un buon lavoro. L'esigenza di un mondo migliore e di una società più giusta, che aveva plasmato le generazioni precedenti, è molto meno avvertita dai giovani di oggi. La politica non sembra essere in grado di proporre progetti, alimentare sogni, indicare prospettive di una società migliore. L'impossibilità della politica di proporsi in termini di progetto è percepita significativamente dai giovani".
Per Ernesto Caffo, presidente di Telefono Azzurro, "i dati di questo rapporto, così come quanto emerge dalle richieste di aiuto a cui Telefono Azzurro risponde ogni giorno, confermano quanto ancora ci sia non solo da fare, ma da costruire per colmare la "distanza" delle istituzioni rispetto ai luoghi in cui il mondo giovanile vive e si incontra, per primo la scuola". Ecco i temi principali del rapporto: Televisione. Bambini: il 43,6% dei bambini tra i 7 e gli 11 anni afferma di guardare la televisione da 1 a 3 ore al giorno; il 26,5% lo fa per meno di un'ora, il 10% non guarda la Tv tutti i giorni, l'8,3% da 4 a 5 ore, il 6,6% più di 5 ore. Rispetto all'indagine campionaria del 2005, sono aumentati quelli che guardano la Tv da 1 a 3 ore al giorno e diminuiti quelli che la guardano per meno di un'ora. I Tg. Il 38,1% segue i Tg ogni tanto, quando capita; il 24% sempre, tutti i giorni; il 20,5% spesso, qualche volta alla settimana; il 14,3% mai. Adolescenti: La gran parte guarda la tv tutti i giorni: il 56,4% segue i programmi televisivi da una a 3 ore al giorno, il 17,6% per meno di un'ora, il 13,1% da 4 a 5 ore, il 5,6% per più di 5 ore; soltanto il 5,4% non guarda la Tv tutti i giorni. Nell''83,9% si tratta di una fruizione libera, senza controllo da parte degli adulti. I più gettonati sono i film (95,4%) e i telefilm (74,9%), seguono i telegiornali ed i programmi di informazione (70,6%), i programmi comici e di satira (70,2%), i cartoni animati (64,1%), i programmi musicali ed i varietà (63,4%). La metà (50,9%) segue i reality show. Diffusione e utilizzo del pc. Bambini: In quasi tutte le case (92,5%) è presente un pc. Il 46,6% dispone di un computer nella propria stanza. Complessivamente naviga il 48,2%. Il 54,9% usa internet per giocare, mentre il 52,6% e il 40,2% cerca sul web informazioni sui propri interessi o per lo studio. Un bambino su quattro (24,9%) afferma di essersi imbattuto in immagini che lo hanno infastidito. Addirittura il 20,5% dice di essere stato molestato in chat da adulti. Ma alla maggioranza (55,3%) non sono mai capitati episodi di questo tipo. Il 20,5% ha fatto amicizia con persone conosciute online. Il dato è decisamente preoccupante: a quest'età è elevato il rischio di cadere vittima di qualche trappola. Adolescenti: Il 93,3% utilizza il computer. Il dato è cresciuto rispetto a quello registrato nell'indagine del 2005 (89,4%). Il 95,9% afferma che in casa c'è un pc. Sul web si cercano soprattutto informazioni (88,6%) e materiale per lo studio (81,2%). Estremamente diffuso il download dal web di musica, film, giochi o video (73,8%). In rete si comunica soprattutto con la posta elettronica (52,6%), e sono numerosi i frequentatori delle chat (48,9%). Circa un terzo ha instaurato nuovi rapporti di amicizia tramite internet (34,2%). Il cellulare. Bambini: Il 54,8% possiede un proprio telefonino, nel 33,3% dei casi si tratta di un cellulare normale, nel 16,2% di un video-telefonino, il 3,1% di un Umts. Il 2,1% ne possiede più di un tipo. Adolescenti: Solo l'1,3% dei giovani italiani non possiede un cellulare tutto suo. Il 40,6% ha un tipo normale, il 24,4% un video-telefonino, il 20,6% un Umts. Il 10,5% ha più di un tipo di cellulare. Cosa odiano di più, cosa vorrebbero diventare. Bambini. Al primo posto si colloca sentire i propri genitori litigare (36%), a seguire, uno su quattro non vuole essere preso in giro dai propri coetanei ed il 12,5% non ama studiare. Per continuare, il dottore spaventa il 9,1%. Se potessero scegliere, i bambini vorrebbero essere calciatori della nazionale (28,7%) e star dello spettacolo (19,6%). Il 16,2% sceglie di rimanere se stesso e solo il 7,7% vorrebbe diventare un esploratore o ancor meno un pittore (6,3%) o un ricco imprenditore (5,6%). In testa tra i miti c'è Harry Potter con il 19,9%, seguono Spiderman con il 12,3%, Cenerentola con il 12% e Burt dei Simpson con il 10%. Politica. Adolescenti. Il 70,8% è poco (33,2%) o per niente (37,6%) interessato alla politica. Poco più di due su dieci (il 20,6%) si dicono "abbastanza interessati", mentre appena il 7,6% afferma di esserlo molto. Negativi i dati relativi alla comprensione della situazione politica: il 53,7%, ammette di capirla poco o per niente. In particolare, il 38,3% dice di comprendere poco il quadro politico mentre il 15,4% per niente. Il problema riguarda sia i contenuti che la comunicazione: più di 2/3 pensa che i politici siano poco (45%) o per nulla (24%) chiari quando parlano. Tematiche della vita. Adolescenti: Il 59,8% è favorevole al divorzio contro il 38,2%. La fecondazione artificiale spacca a metà il campione, con un 47% di favorevoli ed un 46,1% di contrari. Il tema dell'eutanasia non sembra molto chiaro (il 19,1% ha risposto di non conoscerne il significato); tra coloro che esprimono un parere, il 43,6% si dichiara favorevole ed il 34,1% contrario. Sull'aborto la percentuale di favorevoli è leggermente inferiore a quella dei contrari (il 42,2% contro il 52,7%). La pena di morte viene approvata da un quarto dei giovani (24%), contro il 73% dei contrari. Estetica. Bambini: Il 75,9% è soddisfatto del proprio aspetto fisico. In particolare, il 31,6% dice di essere "abbastanza soddisfatto" mentre il 44,3% si ritiene "molto soddisfatto". Non mancano, tuttavia, "gli scontenti": sono il 17,9%. Il 52,7% non è attratto dall'idea di farsi un tatuaggio da grande, così come non pensa di fare un piercing (71,7%) o di ricorrere alla chirurgia estetica (79,3%). Adolescenti: Il 67,1% pensa che essere abbronzati d'estate sia molto o abbastanza importante. Il 7,4% ammette di avere un tatuaggio (4,7%) o più di uno (2,7%). Il 23,1% ha un piercing. Mentre il 2,4% ha fatto ricorso alla chirurgia estetica, e la percentuale è più elevata tra i maschi: il 2,7% dei ragazzi contro l'1,8% delle intervistate. Si è ricorsi alla chirurgia per eliminare un difetto evidente (8%) o diventare più attraenti (8%), ma anche in seguito ad un incidente (6,7%), o su consiglio di amici (1,3%) o dei genitori (8%). (17 novembre 2006).

tratto da Repubblica.it

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