martedì, settembre 26, 2006

UGANDA 26/9/2006 10.51 UGANDA
COLLOQUI DI PACE RIPRENDONO MALGRADO NERVOSISMI
Altro Altro, Brief

I negoziatori ugandesi sono tornati a Juba, capitale del Sud Sudan, per il terzo round dei colloqui di pace con l’Esercito di resistenza del Signore (Lord’s resistance army, Lra), che nei giorni scorsi aveva chiesto la sostituzione di una parte della delegazione governativa. Lo scrive stamani la stampa locale, secondo cui l’agenda prevede a questo punto la revisione – in vista di un’intesa definitiva - dell’accordo di cessazione delle ostilità firmato lo scorso 26 agosto, che ha permesso di avviare il processo di raggruppamento dei ribelli in due apposite località del Sud Sudan. I giornali di Kampala concedono ampio risalto al dibattito politico provocato dalla richiesta dello Lra di “scegliere” nuovi negoziatori dopo aver respinto i due principali delegati del governo, tra cui il ministro dell’interno e capodelegazione Ruhakana Rugunda. I ribelli, tra l’altro, si lamentano di essere “assediati” dai soldati governativi ugandesi in almeno uno dei due campi di raccolta in Sud Sudan dove finora sono arrivati circa 800 miliziani dello Lra. Intanto, da un accampamento militare vicino a Pader nel nord Uganda, il capo di Stato maggiore dell’esercito ugandese ha detto che in caso di fallimento del negoziato di pace le forze armate sono pronte a attaccare i ribelli: “Non permetteremo che Kony (il capo dello Lra) ritorni in Nord Uganda”. In quasi vent’anni, si calcola che i ribelli abbiano sequestrato e arruolato a forza decine di migliaia di ragazzi e bambine, costringendo oltre un milione e mezzo di persone ad abbandonare case e villaggi per cercare riparo in enormi campi per sfollati. Con l’avvio dei negoziati di pace sono cresciute le speranze di un lento ritorno alla normalità, anche se la trattativa non è ancora conclusa.

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