lunedì, settembre 18, 2006

Quello che succede veramente in Palestina.

MEDIO ORIENTE 17/9/2006 18.06 MEDIO ORIENTE
PATRIARCA LATINO: "ISLAM E CRISTIANESIMO DEVONO COLLABORARE PER UNA NUOVA SOCIETA'"
Chiesa e Missione Chiesa e Missione, Standard

Oggi, a Tubas, alle porte di Jenin, e a Tulkarem, centri della Samaria, ovvero il nord della Cisgiordania, entrambi vicini al confine con Israele, alcuni sconosciuti hanno tentato di dare alle fiamme una chiesa cattolica causando comunque danni minimi. Michel Sabbah, patriarca latino di Gerusalemme,che stamani si era recato a Nablus - altro centro della Samaria dove ieri erano state lanciate, senza conseguenze apprezzabili, bottiglie incendiarie sull'ingresso di quattro chiese - è stato raggiunto al telefono da Alessandro Gisotti della 'Radio Vaticana'. Ecco la testimonianza di mons. Sabbah: il testo della breve ma significativa intervista.

SABBAH – Abbiamo riscontrato nella città di Nablus, dove c’è una piccola comunità cristiana, che tutte le chiese sono state attaccate da un gruppo di giovani. In mattinata, tutto il Consiglio cittadino, il sindaco, il governatore, tutti i responsabili si sono riuniti con i capi religiosi cristiani, per evitare ogni azione cattiva possibile. Umanamente parlando, tutti i capi politici e religiosi musulmani sono con noi e ci appoggiano. Hanno messo uomini armati tutta la notte a guardia delle quattro parrocchie.

GISOTTI - Anche il gran muftì di Palestina ha condannato gli attacchi contro le chiese. Quindi, si può dire che sono dei casi isolati?

R. – Sì, molto isolati. Anche Abu Mazen ci ha telefonato per dirci: “Noi abbiamo preso tutte le misure necessarie”. Qui non c’è stata una reazione forte contro il discorso del Papa.

D. – Anche se può sembrare un paradosso, quanto sta succedendo può essere un’occasione per rafforzare l’incontro, la convivenza tra cristiani e musulmani?

R. – Certo! Da sempre noi diciamo: c’è bisogno di una convivenza qui, localmente; in ogni paese, certo, ma soprattutto qui, in Terra Santa, tra cristiani e musulmani. Inoltre, c’è bisogno di una mutua comprensione. Islam e Cristianesimo devono collaborare per creare una nuova società umana. (da Misna.it)

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