L'orribile assassinio di mons. Rahho e di tre suoi accompagnatori ha svelato all'opinione pubblica mondiale quello che è uno dei "sottoprodotti" della guerra in Iraq di cui si parla di meno, ma che non per questo è meno inquietante: il lento stillicidio di intimidazioni e violenze a cui sono sottoposti i cristiani nella terra del Tigri e dell'Eufrate.
Qui di seguito trovate un link ad un articolo veramente molto bello comparso su "Le Monde" a proposito di questo tema, buona lettura:
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