lunedì, febbraio 12, 2007

Nuove tensioni in Guinea

Dopo i disordini accaduti tra la fine di dicembre e gennaio, il presidente Lansana Conte aveva accettato - in base ad un accordo con i capi sindacali mediato dalle autorità relgiose del Paese - di nominare un primo ministro indipendente che avrebbe dovuto "traghettare" la Guinea alla democrazia. Alcuni giorni fa, tuttavia, con la sfacciataggine che gli è propria, Conte ha nominato quale primo ministro uno dei suoi fedelissimi. Risultato: altri scontri di piazza che sono costati la vita almeno a 18 persone. Anche l'Unione Africana si è mossa chiedendo urgentemente al presidente la nomina di un primo ministro che raccogliesse il consenso di tutte le forze poltiche e sindacali, ma per tutta risposta Conte ha proclamato la legge marziale e il coprifuoco fino al 26 febbraio. La tensione è alle stelle non solo a Conakry ma anche a Nzerekoré, dove sono segnalati disordini. Il Paese sembra lentamente scivolare in uno stato di vera e propria insurrezione che potrebbe diventare guerra civile su basi etniche.


CONAKRY: PRESIDENTE DICHIARA STADIO D’ASSEDIO, COPRIFUOCO 20 ORE AL GIORNO


Per “evitare una guerra civile” il controverso presidente Lansana Conté ha decretato stasera lo Stato d’assedio e la legge marziale su tutto il territorio, con un coprifuoco di 20 ore su 24 fino al prossimo 23 febbraio: lo indica un decreto dello stesso capo di Stato letto stasera alla radio-televisione nazionale. La circolazione di “persone, veicoli o beni nelle località abitate sull’insieme del territorio nazionale è vietata dalle 6 del mattino alle 16 e dalle 20 alle 6 del mattino” si spiega nel provvedimento. “Malgrado la buona volontà del governo a soddisfare le rivendicazioni sindacali – sostiene Conté, al potere da 23 anni, nel suo documento – prendo atto che persone malintenzionate hanno ripreso il controllo del movimento e tramano contro l’autorità dello Stato prendendo di mira beni appartenenti al popolo”. Per questo il presidente – di cui sindacati e opposizione chiedono le dimissioni – ha ordinato allo Stato maggiore delle forze armate di “prendere tutte le disposizioni utili per ristabilire l’ordine pubblico e proteggere il popolo della Guinea contro il rischio di una guerra civile” ha aggiunto Conté. Oggi – secondo le ultime stime – almeno 18 persone sono state uccise in scontri tra polizia e manifestanti, di cui 11 nella periferia della capitale Conakry, portando a oltre 100 il bilancio delle vittime dall’inizio dello sciopero generale a gennaio. L’attesa nomina del primo ministro venerdì scorso – Eugene Camara, un esponente della nomenclatura legato a Conté – ha provocato l’immediata reazione di sindacati, opposizione e società civile. Oggi violenti disordini sono avvenuti non solo a Conakry ma – come la MISNA ha appreso da alcuni testimoni – in diverse città del paese. (da misna.it)






Affrontements meurtriers en Guinée au lendemain de la nomination d'un nouveau premier ministre
LEMONDE.FR avec AFP et Reuters 10.02.07 12h21 •



Au moins neuf personnes, dont un militaire, ont été tuées, samedi 10 février, en Guinée lors de manifestations, selon un bilan donné à l'AFP par plusieurs témoins. Ces nouvelles victimes témoignent d'une nouvelle aggravation de la situation en Guinée au lendemain de l'annonce de la nomination d'un proche du président Lansana Conté au poste de premier ministre.

Dès les premières heures de la journée, samedi, des barricades ont été dressés sur les principaux axes de la banlieue de Conakry."Le président Conté se fout de nous. On va le faire partir maintenant", a déclaré un des manifestants. "Conté n'a pas répondu à l'attente de la population, la nomination de ce premier ministre est une provocation", a renchéri un autre jeune. Dans le centre de la capitale, la situation était calme.
La nomination d'Eugène Camara ministre d'Etat aux affaires présidentielles au poste de premier ministre fait suite à un accord signé fin janvier entre les syndicats et la présidence pour mettre fin à une grève générale de 18 jours, qui s'était soldée par la mort d'au moins 59 manifestants. Le président avait jusqu'à lundi pour annoncer le nom de son nouveau premier ministre. Mais le choix d'un homme connu pour "son allégeance et sa fidélité" au chef de l'Etat suscite la colère de l'opposition.
Preuve de l'impatience croissante de la population guinéenne, la tension avait commencé à monter dès vendredi avec de nouvelles violences qui avaient fait 11 blessés dans des affrontements entre police et manifestants en province.

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