sabato, gennaio 27, 2007

Una soluzione alla crisi in Guinea.

Cari amici,

per chi ha seguito la situazione in Guinea, sul mio blog o altrove, questa notizia è un sospiro di sollievo, anche se il processo di democratizzazione necessiterà di un sostegno internazionale che è tutto da verificare.

GUINEA 27/1/2007 9.23
ACCORDO TRA PRESIDENTE E SINDACATI, NASCE CAPO DI GOVERNO
Da Misna.it

Il presidente Lansana Conté non sarà più il capo del governo della Repubblica della Guinea. Il capo di Stato, al potere da 24 anni, ha accettato la nomina di un primo ministro con pieni poteri di governo il cui compito principale sarà quello di formare un gabinetto d’unità nazionale per condurre il paese alle urne. È stata così accolta la richiesta dei sindacati che dal 10 gennaio scorso sono impegnati in uno sciopero generale iniziato per protestare contro il caro-prezzi e finito per chiedere l’uscita di scena del vecchio e malato presidente del paese. L’annuncio dell’intesa è arrivato ieri intorno alle 22:30, quando i vertici della Chiesa locale, principali mediatori tra governo e sindacati nella trattativa, dopo un incontro col presidente Conté, hanno dato la notizia ai rappresentanti dei due principali sindacati del paese, organizzatori dello sciopero e portavoce di un fronte anti-presidenziale ben più vasto di cui fanno parte società civile e vari settori economici del paese. Oggi, alle 11:00 ora locale, le parti dovrebbero siglare un accordo che formalizzerà la creazione di un primo ministro con ampi poteri, figura per la quale sarà necessario modificare la costituzione che attualmente concentra nel presidente sia le funzioni del capo dello Stato che quelle del capo del governo. Fonti della MISNA fanno sapere che una piccola commissione è al lavoro da almeno un paio di giorni per redigere un testo che modifichi la “Carta fondamentale”. “Lo sciopero, comunque, continuerà finché non si materializzeranno le decisioni presidenziali” fa sapere una fonte del sindacato contattata dalla MISNA a Conakry. Secondo indiscrezioni raccolte, nei giorni scorsi, dalla MISNA in ambienti sindacali, il fronte anti-Conté avrebbe già raggiunto un’intesa sul nome del futuro primo ministro: si tratterebbe di Lansana Kouyaté, attualmente rappresentante speciale dell’Organizzazione internazionale della francofonia (Oif) per la Costa d’Avorio. In quanto indipendente, il guineano Kouaté – noto al mondo politico internazionale per essere stato già segretario esecutivo della Comunità economica degli stati dell’Africa occidentale (Cedeao/Ecowas), sottosegretario generale agli Affari politi dell’Onu per l’Africa, l’Asia occidentale e il Medio Oriente – potrebbe essere in grado di organizzare le elezioni libere e trasparenti auspicate da sindacati e società civile. Negli scontri tra manifestanti e poliziotti degli ultimi giorni sono morte, secondo un bilancio diffuso dal ministero degli interni, almeno 59 persone (49 nella sola giornata di lunedì, la più sanguinosa dall’inizio della protesta). Oltre 400, invece, le persone rimaste ferite, secondo il bilancio fornito dalla Croce Rossa alla MISNA.[MZ]

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