giovedì, settembre 28, 2006

UGANDA 28/9/2006 13.53
RIBELLI SOSPENDONO PARTECIPAZIONE A NEGOZIATI DI PACE

A causa di “gravi preoccupazioni”, la delegazione dei ribelli dell’Esercito di resistenza del Signore (Lord’s resistance army, Lra) ha annunciato il temporaneo ritiro dai negoziati di pace con il governo in corso a Juba, in sud Sudan. I colloqui “sono in grave pericolo a causa del massiccio schieramento di soldati ugandesi” afferma in un comunicato Martin Ojul, il capo-negoziatore dello Lra. Per questo i ribelli hanno deciso di sospendere la partecipazione alla trattativa “fino a quando verranno risolte le questioni che ci preoccupano”. Lo scorso 26 agosto è stato firmato un accordo di cessazione delle ostilità che potrebbe aprire la strada a un’intesa globale per porre fine a quasi 20 anni di violenze nel Nord Uganda. Ieri l’esercito ugandese aveva accusato i ribelli di violazioni della tregua per aver lasciato uno dei due campi di raggruppamento nel Sud Sudan, dove alcune centinaia di miliziani erano in precedenza confluiti in base all’accordo di fine agosto. “Ribelli scomparsi dal campo di Owiny-Ki Bul” titola stamani il quotidiano filo-governativo ‘New Vision’, dopo che già ieri un portavoce dell’esercito ugandese aveva riferito l’allontanamento dei ribelli dalla località concordata. Informazioni non facili da verificare sulla presenza dei ribelli e sul loro numero nei due siti di raccolta si sono ripetutamente susseguite in queste settimane. Vincent Otti, vice-comandante dello Lra e ricercato insieme al suo capo e a altri tre comandanti dalla Corte penale internazionale per crimini di guerra, ha detto alla ‘Reuters’ che il governo ugandese avrebbe “un’agenda segreta”, e che vorrebbe catturare alcuni ribelli. tratto da misna.it

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